Le anatre della mia vita
OVVERO, COME IL MIO ANIMALE GUIDA MI HA PORTATO FIN QUI
Ma cominciamo dall’inizio. All’età di quattro anni la mia vita è stata segnata dai primi incontri con le anatre… ❤️
LA FELICITÀ HA DUE ZAMPE E UN BECCO!
Mia madre, forse stanca del fatto che trafugassi dal frigo polli e branzini per giocarci (ma questa è un’altra storia) mi comprò un anatroccolo vero. Tornando a casa, portavo tra le braccia la borsetta di carta dalla quale spuntava un becco e diverse signore mi fermavano per sapere cosa contenesse il pacchetto, rendendomi molto orgogliosa. (vedi illustrazione 1).
Purtroppo Patito (nome che in spagnolo significa anatroccolo) era già molto malato e durò solo qualche giorno (momento strappa lacrime!) causando il mio primo trauma infantile.
IL TRAUMA DI PAPERINO
Il secondo contatto con un’anatra avvenne a cinque anni in un “grande magazzino” (sono figlia degli anni 70, passatemi il termine). Affidata a mio padre, ce ne andavamo a spasso nel piano dei giocattoli quando si avvicinò a noi un gigantesco Paolino Paperino (nel senso, una persona infilata nel costume di Paperino). La sua intenzione era quella di darmi una carezza, ma appena vidi incombere su di me quella MANONA, iniziai a piangere disperatamente, gettando mio padre nel panico e costringendolo a fuggire a gambe levate verso il primo ascensore a portata di mano (vedi illustrazione 2).
IL BRUTTO ANATROCCOLO
Ultimo ma non ultimo, quando mia madre mi lesse per la prima volta “Il brutto anatroccolo”, nonostante la mia giovane età mi colpì comunque quell’idea di crescita sociale! Poco sicura di me ma speranzosa per il futuro, consacrai definitivamente il pennuto come mio spirito guida (vedi illustrazione 3).
Ora ti starai sicuramente chiedendo che ci azzecca un anatroccolo con la mia idea di grafica, vero? Non è solo un mio Avatar, ma una Mission vera e propria.
La prima cosa che un cliente vede di un’attività è il logo. Attraverso il tuo business, entri in contatto con persone in grado d’interpretare le tue capacità imprenditoriali e lavorative con uno sguardo al simbolo che hai scelto per te e la tua ditta. Succede molto più spesso di quanto credi perché, anche se non si dovrebbe, tutti giudicano un libro dalla copertina.
Il mio scopo è quello di trasformare l’anatroccolo in cigno e la tua idea di base in qualcosa che brilli al di sopra degli altri. E diciamocelo, anche se alla fine l’anatroccolo rimanesse anatroccolo e non si puntasse così in alto, un restyling lo aiuterebbe a essere quantomeno un Germano Reale!
Vuoi un logo super figo?
Se volete morire di tenerezza pennuta vi lascio il link alla pubblicità più bella di sempre:
E se avete Netflix, guardate la settima puntata di “Piccole creature” intitolata “Washington”.