La differenza tra calligrafia, lettering e tipografia
SCOPRIAMO LE CARATTERISTICHE E LE DIFFERENZE TRA QUESTE TRE TECNICHE D’INTERPRETAZIONE DELLE LETTERE
Per chi non ha familiarità con il mondo delle lettere è facile confondere questi tre concetti e spesso mi viene chiesto che font ho utilizzato per un lavoro, quando invece si tratta di calligrafia o lettering. Bando alle ciance e facciamo chiarezza.
CALLIGRAFIA
La calligrafia è alla base di tutto: sia il lettering che la tipografia partono da lì.
La calligrafia è l’arte che insegna a scrivere con forme regolari, eleganti e ornate, prestando attenzione alla direzione, la sequenza e la velocità di esecuzione.
Ogni lettera è tracciata a mano e tra i vari strumenti che si utilizzano ci sono pennini a inchiostro, pennarelli e pennelli.
In definitiva si tratta di una scrittura che si compone di tratti e ciò che la caratterizza è il contrasto che si crea tra gli spessori più grossi e quelli più sottili. Per convenzione quando si disegnano tratti “in salita”, o ascendenti, li si dovrà fare sottili (diminuendo la pressione sullo strumento), mentre quando si fanno quelli “in discesa”, o discendenti, la pressione aumenterà e il tratto sarà più spesso.
Ogni alfabeto si basa su quelli in voga in determinate epoche storiche, come il corsivo italico, il corsivo inglese, il gotico, ecc.
Qui trovi un articolo con 5 consigli per iniziare a praticare la calligrafia.
LETTERING
Il lettering o hand lettering è l’arte di disegnare le lettere a mano ma a differenza della calligrafia (alla quale è legata per quanto riguarda la costruzione delle lettere) si è più svincolati da tecniche e più focalizzati sulla composizione per realizzare un disegno unico. Non c’è bisogno del singolo tratto o della precisione nel momento, le lettere si disegnano con lo stile che si preferisce e possono essere ritoccate quante volte si vuole, fino a raggiungere il risultato desiderato.
Gli strumenti che si utilizzano sono i più svariati: penne, matite, pennarelli, pennelli, pad o tavolette grafiche e le composizioni possono essere successivamente vettorizzate e stampate.
Qui puoi leggere un articolo su come nascono le scritte che realizzo con questa tecnica.
TIPOGRAFIA (FONT)
La tipografia nasce dalla necessità di produrre testi stampati in gran numero e il più rapidamente possibile, in modo da rendere la produzione dei libri meno costosa e quindi fruibili alle masse. Ovviamente attualmente i buoni vecchi “caratteri mobili” di Gutenberg sono stati sostituiti dalle loro versioni digitali, i cosiddetti Font, ma l’idea è la stessa: simboli ripetibili per creare pagine stampabili o, come succede oggigiorno, visibili sui più diversi dispositivi.
La creazione di questi glifi ripetibili è piuttosto complessa: si realizza vettorialmente e ogni famiglia deve condividere un’unità stilistica. Ogni pacchetto non comprende solo l’insieme di lettere, numeri, simboli, punteggiature, ecc. ma anche regole sistematiche per il loro accostamento.
Qualsiasi font installato sul tuo computer e qualsiasi lettera visualizzata a schermo nel tuo browser è di tipo tipografico, ma nonostante ce ne siano un infinito numero che imitano la calligrafia, nessuno avrà mai il tipico aspetto e quella scintilla che si nasconde in quest’arte (sono di parte, si nota?) 😊
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