PinoOcchio Scritta hand-lettering

È nata una scritta!

OVVERO IL PROCESSO CREATIVO IN TRE PASSI CHE PORTA UNA PAROLA A BRILLARE DI LUCE PROPRIA

Partiamo da questo presupposto: io sono una curiosa di natura, mi piace sapere come nascono le cose e non per niente sono una patita dei vari programmi TV tipo “Sai com’è fatto”, quindi, come in una puntata della serie in onda su Discovery Channel, vi presento il mio personale “Sai com’è fatto nella casa dell’anatroccolo”. Ma bando alle ciance…

In questo articolo ti mostrerò come nasce una scritta realizzata in “Hand lettering” (disegno di lettere a mano), nella fattispecie il nome di uno spettacolo per bambini ispirato a “Pinocchio” di Collodi: “PinoOcchio”.

Locandina spettacolo PinoOcchio
Locandina dello spettacolo “PinoOcchio”

IL PROCESSO DI LAVORO

1. Dopo aver avuto il brief del cliente mi dedico alla ricerca: spulcio i miei libri di lettering/tipografia e il web, creando una Moodboard (bacheca ispirazionale) grazie a Pintarest, così da trovare lo stile che meglio si adatta al lavoro.

2. Mi armo di carta e matita e faccio dei piccoli schizzi tra i quali sceglierò quello più adatto al progetto. A questo punto inizio a lavorare in un formato più grande, di solito un A4 su carta leggera quasi trasparente, così da poter ricalcare più volte il disegno e apportare le variazioni di stile o le opportune correzioni, finché non arrivo al definitivo.

Bozze e disegno definitivo della scritta a matita
Bozze e definitivo a matita

3. La parte che io considero meno divertente, quella che però devi fare per forza… un po’ come i compiti delle vacanze, per intenderci: la digitalizzazione. Scansiono il disegno, lo importo in Illustrator per vettorializzarlo, poi stampo il lavoro su carta per controllare i difetti da correggere. Infine, dopo aver definito la palette adatta, mi dedico all’applicazione del colore e di eventuale effetti. Il gioco è fatto!

Scritta digitalizzata in Illustrator e palette colori
Scritta digitalizzata in Illustrator e palette colori
Scritta PinoOcchio definitiva
Scritta finita in tutto il suo splendore!

Sei interessato alla realizzazione di una scritta?

Kawaii style Monica Sotgiu

Kawaii!

CHE COS’È E COME INFLUISCE NEL MIO LAVORO QUESTO STILE FATTO DI TENEREZZA

Nel 1979 avevo otto anni. Un giorno, dopo la scuola, mia madre portò me e mia sorella in un negozio che aveva scoperto da poco, pensando potesse piacerci e… cavolo se ci piaceva! Era un tripudio di colori pastello, pieno di oggetti carini come servizi da te, accessori in stile vittoriano e, in un angolo, qualche oggetto griffato Sanrio (la casa produttrice di Hello Kitty). Lì è scattato l’amore assoluto, incondizionato per il kawaii.

OK, MA COS’È IL KAWAII?

Il concetto di Kawaii nasce in Giappone a inizio degli anni ’70 e si riferisce a tutto ciò che suscita tenerezza, dolcezza e innocenza, ma l’apprezzamento per le cose carine ha origini più antiche ed era espresso attraverso l’amore per le forme semplici, arrotondate e graziose. In italiano il termine potrebbe tradursi come “carino” (GUAI a chi mi dice “puccioso”!) e con il passare del tempo si è esteso al resto del mondo.

Tutto è cominciato come una ribellione giovanile contro le regole ferree della società nipponica: le ragazze iniziavano a vestire con uno stile più infantile e a modificare i kanji (caratteri giapponesi) rendendoli più arrotondati e aggraziati, con l’aggiunta di qualche cuoricino qua e là. Da lì ha conquistato lo street style, l’arte e la musica, diventando parte della cultura pop e decretando la nascita all’icona più kawaii che esista: Hello Kitty.

L’ILLUSTRAZIONE KAWAII

Diciamolo, ciò che mi interessa nello specifico è parlare dell’illustrazione Kawaii: si tratta ovviamente di un tipo di disegno in cui i personaggi suscitano tenerezza e simpatia attraverso l’uso di forme arrotondate e morbide. Teste grandi e sproporzionate rispetto al corpo; tratti semplificati e una palette colori limitata. In definitiva si cerca di caratterizzare con poco.

L’espressione dei volti è un’altra caratteristica importante: più occhi, naso e bocca saranno vicini alla mediana orizzontale del viso, maggiore sarà l’effetto di tenerezza.

In Giappone il target dello stile non sono solo i bambini ma è indirizzato a tutti! Per cui puoi trovare elementi kawaii in ogni brand “adulto“, nelle trasmissioni televisive, in ogni tipo di rivista, nelle grafiche di eventi e persino nei segnali stradali.

Esempi di kawaii in Giappone
Elementi in stile Kawaii a Tokyo

Il Kawaii è lo stile che uso quando si tratta di disegnare i miei “ritratti“. Se vuoi avere una mascotte, un ritratto che rappresenti te e la tua attività o vuoi un avatar divertente, sei nel posto giusto.

Alcuni ritratti carini realizzati da "The Little Duck"
Alcuni esempi di ritratti realizzati da me

Vuoi anche tu un ritratto in stile kawaii?

Se hai Netflix non perdete l’anime Aggretsuko. Prodotto dalla Sanrio narra in perfetto stile kawaii le avventure di un’adorabile panda rosso alle prese con le sue disavventure amorose e lavorative.